La questione dei flussi migratori del XXI secolo è un tema che riguarda tutta l'Europa e sarà uno dei principali fenomeni sociali per gli anni futuri.


Il mutamento della geografia politica sta rivoluzionando gli assetti delle organizzazioni nazionali, in conseguenza di ciò l’integrazione e

la multietnicità saranno temi che trasformeranno radicalmente la nostra società.


Sarà un cambiamento irreversibile, che verrà ricordato nel tempo alla pari dei maggiori eventi storici mondiali.


Forse oggi non è più corretto parlare di migranti e migrazioni, ma realisticamente possiamo definire questo spostamento di

popolazioni una vera e propria diaspora.


Coloro che decidono di raggiungere il continente europeo lo fanno perché mossi da una necessita di sopravvivenza, perché cacciati o

privati dei loro diritti fondamentali nella loro terra di origine.


In questo esodo sono tantissimi che non ce la fanno, le cronache riportano tristemente gli innumerevoli naufragi, in cui coloro che

partono lasciano, purtroppo,  le loro aspettative e speranze in fondo a quel tratto di mare che unisce l’Africa all’Europa.


Per chi rimane non vi è nulla su cui piangere, non un luogo su cui posare un fiore; per questo motivo da circa un anno mi sono interessato a queste realtà cercando di approfondire le motivazioni, le scelte fatte da coloro che partono.


Si potrebbe citare Erich Fromm spiegando che l'avere sfruttato troppo i paesi più poveri senza averli mai minimamente ricompensarti ora produce i suoi frutti.


Come artista ho cercato di cogliere alcuni aspetti fondamentali, capire le realtà mediorientali, indagare sui conflitti e sulle divisioni

religiose, politiche ed economiche.


Ma ciò che e emerso in maniera preponderante è la sofferenza delle persone delle donne e degli uomini che cercano la speranza di un

mondo migliore.


Questo percorso mi ha condotto a risalire ai flussi migratori fino ad approdare a Lampedusa.


Attraverso gli organi politici e istituzionali ho portato le mie istanze, le quali giunte al Tribunale di Agrigento hanno trovato il loro

accoglimento da parte del Procuratore Generale che per la prima volta ha concesso il nulla osta per potere accedere nella Base Loran

per prelevare parte degli scafi sottoposti a confisca e destinati alla distruzione in quanto corpi di reato.


Nel settembre del 2015 mi sono quindi potuto recare a Lampedusa per il compimento di questo progetto, con materiali e attrezzature atti a prelevare parte degli scafi.


Nella Base Loran oltre al prelievo del fasciame dei barconi, sono state realizzate riprese video e una serie di fotografie atte a documentare il tipo di intervento artistico che si andava a realizzare.


Il recupero di questo materiale sezionato, documentato e catalogato è stato portato nel mio studio, da qui è iniziata la creazione delle

opere di Touroperator, opere che simboleggiano i fondali marini, gli stessi fondali dove sono avvenuti i naufragi.


Ogni opera è composta da tanti frammenti di quei legni e il numero di quei frammenti è pari al numero delle vittime di ogni singolo naufragio rappresentato, il titolo dell’opera è la data del naufragio.


Massimo Sansavini







SCHEDA TECNICA DELLA MOSTRA






     

       



Composizione della mostra:


35 opere a parete di dimensioni da cm 50 x 50 a dimensioni di cm 150 x 150 e cm 100 x 200.


4 sculture di altezza da cm 100 a cm 280.


35 Foto su dbond di alluminio cm 50 x 70, realizzate nel Cimitero delle Barche di Lampedusa, (ex base militare americana Loran),


Video realizzato nel Cimitero delle Barche di Lampedusa, (ex base militare americana Loran), che documenta il progetto ed il percorso

realizzato. Durata  7 minuti.


Un video che documenta la creazione delle opere. Durata 7 minuti.


10 disegni preparatori alle opere scultoree misure cm 35 x 50 incorniciati.


Vari elementi recuperati all'interno degli scafi timoni, salvagente, suppellettili e oggetti personali reperiti negli scafi.


Scritta logo della mostra Touroperator, lunghezza 3,5 m


Pavimentazione rappresentante la carta geografica del Mediterraneo con segnati i flussi migratori dimensioni variabili da realizzarsi in base allo spazio espositivo.


Le opere sono realizzate con il legno degli scafi dei migranti e con il materiale reperito presso il cimitero delle barche di Lampedusa ex

base americana Loran. nel mese settembre/ottobre 2015 a seguito di autorizzazione ad accedere e prelevare detto materiale

esclusivamente ad uso artistico da parte della Procura della Repubblica di Agrigento.

 

 

TOUROPERATOR Diario di Vite dal Mare di Sicilia

Titolo della mostra

Valeria Arnaldi, Daniela Brignone

Testi critici

Massimo Sansavini

Autore

Pietro Bartolo, Davide Rondoni

Presentazioni

IL PROGETTO
Touroperator.html
IMMAGINI
VIDEO
IL CATALOGO
https://issuu.com/sansavinimassimo/docs/touroperator
https://www.youtube.com/user/sansavinimassimo/videos
IMMAGINI.html
HOME
HOME.html